KA104 Erasmus+ Call 2020

Le nuove sfide globali richiedono un’Europa coraggiosa, politiche culturali ambiziose e mirate alla costruzione di un’anima europea che fatica a costruirsi. La sfida di un’Europa diversa non può prescindere dalla dimensione culturale. Siamo convinti che le organizzazioni del volontariato culturale possano rendere possibile il sogno europeo.

Confermiamo a tal proposito di che è necessario:

  • Riconoscere il ruolo fondamentale della cultura per il progresso dell’Unione Europea;
  • Impegnarsi a difendere i valori europei, in particolare la libertà di espressione artistica e culturale e i diritti culturali, sostenendo e appoggiando il dialogo contro l’odio e rinforzando con forza la diversità culturale come componente fondamentale delle società europee;
  • Sostenere le pratiche culturali come elementi specifici capaci di generare anche valore sociale ed economico;
  • Ribadire il principio della partecipazione associativa e la democrazia: le forme associative intermedie hanno un importante ruolo per lo scambio di informazioni e idee tra governi e cittadini, per l’affermazione dei principi di cittadinanza europea, come veicolo per diffondere informazioni fra i cittadini.

Avendo un’esperienza consolidata relativamente alle realtà giovanili, l’associazione “Interferenze” vuole, attraverso il gruppo di ricerca permanente delle Feste Archimedee, ampliare i propri confini, esplorando la realtà carceraria e la valorizzazione del patrimonio naturale.

Inoltre, l’associazione ormai da tempo si muove nell’ottica di ricercare, nel contesto europeo, associazioni partners con cui condividere iniziative e programmi, allo scopo di migliorare le competenze specifiche dei propri associati, scambiare le migliori esperienze in ambito europeo, abituarsi al confronto con realtà diverse, allargare le prospettive della propria attività.

In questo quadro di riferimento, sono stati individuati due percorsi formativi differenziati relativi all’esperienza carceraria e alla della valorizzazione del patrimonio ambientale.

Il primo gruppo organizza e supporta iniziative volte al recupero e al reinserimento del carcerato, utilizzando la metodologia autobiografica per promuovere e incoraggiare la riconsiderazione del proprio passato e la pianificazione del futuro “oltre le sbarre”.

Il confronto e l’esperienza presso analoghe associazioni permetterebbe il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Creare uno spazio per riflettere su argomenti specifici e consentire ai detenuti di ridefinire la propria vita dopo l’esperienza in carcere;
  • Rafforzare l’identità e l’autostima;
  • Incoraggiare e motivare i giovani detenuti a descrivere le proprie esperienze personali e a comunicare – anche in un contesto europeo – le difficoltà di vita all’interno delle prigioni;
  • Confrontare i risultati del progetto Erasmus con esperienze simili in altri penitenziari europei;
  • Comunicare il lavoro prodotto alle reti regionali che operano all’interno dei penitenziari;
  • Rendere la metodologia autobiografica una pratica didattica comune nei processi educativi destinati agli adulti detenuti.

L’altro gruppo di associati, che si occupa della valorizzazione del muretto a secco, sostiene come ogni costruzione in pietra a secco dimostri la capacità dell’umanità di sfruttare il suo ambiente locale in modo responsabile e sostenibile, usando ciò che si trova nelle immediate vicinanze per costruire e migliorare le sue condizioni di vita o di lavoro.

L’iscrizione dell’arte della pietra a secco nella lista degli elementi immateriali dell’UNICEF ha dato nuovo impulso ad associazioni ed enti che si occupano di questo settore, contattate per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Aumentare la consapevolezza della dimensione europea del patrimonio culturale;
  • Stabilire rapporti stabili per i professionisti della lavorazione della pietra a secco;
  • Scambiare esperienze del territorio dei partners per la valorizzazione e lo sviluppo economico;
  • Accrescere le occasioni di lavoro dei giovani nel settore del ripristino e della conservazione dei manufatti in pietra;
  • Organizzare seminari e visite di studio per piccoli gruppi di artigiani, educatori e studenti;
  • Ribadire il ruolo degli adulti nella trasmissione del patrimonio culturale, coinvolgendo le scuole al fine di trasferire conoscenze ed esperienze sulla costruzione e sulle tecniche della pietra a secco ai giovani e agli studenti;

Per entrambi i percorsi di formazione, è intenzione di “Interferenze” predisporre un networking che faciliti la ricerca di partner per la call KA204 Erasmus+ 2021.