Durante la visita all’Associazione CULTIV, che si è svolta dal 27 ottobre al 1 novembre 2021 sono state osservate le migliori esperienze prodotto con i detenuti nel corso di un ventennio.
IL progetto “A Poesia não tem Grades” (La poesia non ha grate”) – http://apoesianaotemgrades.pt/ – opera nelle carceri in Portogallo, utilizzando la letteratura, la scrittura e la sperimentazione artistica come strumenti per l’inclusione sociale e per la promozione dei valori di cittadinanza. “Poetry has no Grades” è un modello di inclusione sociale che utilizza la lettura, la scrittura e la sperimentazione artistica come strumenti di lavoro privilegiati. Avviato nel 2003, è realizzato in collaborazione con la Direzione generale per il reinserimento ed i servizi penitenziari, il cui sviluppo e attuazione sono di competenza dell’Associação de Ideias, un’organizzazione senza scopo di lucro volta a promuovere i valori della cittadinanza. Sebbene il lavoro svolto sia per lo più su base volontaria, per la sua realizzazione è stato fondamentale il supporto di istituzioni come la Direzione Generale Libri, Archivi e Biblioteche, la Direzione Regionale per la Cultura del Governo delle Azzorre , Casa Fernando Pessoa e la Fondazione José Saramago . Nel corso della sua esistenza, “A Poesia sem Gras” ha cercato di essere un complemento al lavoro quotidiano di tecnici e professionisti dell’istruzione, utilizzando l’arte non solo per aumentare le capacità personali dei detenuti, ma anche per sostenere una riflessione che consenta la localizzazione dell’individuo confrontarsi con il mondo, seguendo percorsi di conoscenza di sé che facilitano l’integrazione sociale futura. Sebbene la maggior parte dell’intervento sia stato realizzato direttamente con i detenuti, questo progetto vuole essere trasversale alla società, agendo sia nella prevenzione che nell’inserimento, tenendo presente che il tema dell’esclusione sociale non può essere guardato in modo settoriale, agendo in isolamento con ciascun gruppo, ma attraverso l’azione congiunta della comunità.
In un clima di grande disponibilità e cordialità, il Presidente dell’Associazione Filipe Lopes e Ana Pereira hanno presentato le esperienze attraverso filmati, testi e libri editi dall’associazione. Inoltre, ci è stato presentato il progetto di partenariato – AGIR – Reduzir a iliteracia nas prisões através das atividadesculturais- https://www.facebook.com/Projet-europ%C3%A9en-AGIR-106132100835231 – che l’associazione portoghese conduce con due partner (Francia e Romania). A tal riguardo, Cultiv proporrà agli altri partner la partecipazione dei volontari di “Le Interferenze” alla conferenza di chiusura dei lavori per la presentazione dei risultati, nel giugno del prossimo anno. La partecipazione a tale attività potrà fornire un valore aggiunto al progetto K2 che l’associazione “Le Interferenze “ sta svolgendo con altri 6 patner europei che riguarda l’ambito della integrazione sociale del detenuto.
Abbiamo, inoltre, partecipato alle attività della manifestazione “Braco Das Artes” in cui Felipe Lopes ha presentato un suo libro.
Infine, sulla base del principio di reciprocità, l’associazione “Le interferenze” accoglierà i volontari di CULTIV nella primavera del 22, nell’ambito del loro progetto di mobilità K1.