Erasmus

Job Shadowing – Facoltà di Pedagogia dell’Università de La Laguna

 

I docenti della facoltà di Pedagogia presso l’ULL (Università di La Laguna) e le Istituzioni penitenziarie di Tenerife hanno una lunga tradizione di progetti di ricerca il cui obiettivo principale è stato quello di facilitare i processi di inserimento sociale delle persone private della libertà. Questo ha consentito ai volontari di “Le Interferenze” di approfondire la metodologia autobiografica all’interno delle carceri: per questo motivo, è stata individuata questa istituzione per lo svolgimento del job shadowing. 

Durante la formazione, è intervenuto il prof. Andrés González Novoa,  Education and Lecturer of Pedagogy and Teaching, che si occupa di educazione degli adulti nelle istituzioni penitenziarie, coordinando gli studi «Gli effetti della prigionia e le possibilità terapeutiche del dinamismo socio-culturale» e «Gli effetti del tempo libero sano contro la prigione» presso l’Istituto correttivo di Tenerife (2013): Gestisce inoltre le pratiche dell’Università ULL nelle Istituzioni penitenziarie di Tenerife, coordinando il progetto « Palabras prisioneras». 

Sono stati incontrati anche Mª Lourdes C. González Luis, docente di storia del pensiero pedagogico all’ULL, coordinatrice della ricerca “Knowledge Emergencies and Thought of Borders” della ULL, e di numerosi progetti Erasmus + ed il prof. Pedro Perera Méndez, professore di pedagogia, esperto in collettivi a rischio di esclusione sociale e specialista in pianificazione e gestione di progetti di ambito socio-educativo. 

La formazione si è svolta secondo le modalità di Job Shadowing, affrontando i seguenti argomenti:

  • L’esperienza di “Palabras prisioneras”. Il modo di narrare oralmente nel contesto carcerario.
  • L’esperienza del Festival Internacional del Cuento Los Silos “.
  • Scrittura e oralità in prigione: esperienze internazionali.

Sono stati affrontati i seguenti focus:

  • Sviluppare e approfondire la pratica dell’autobiografia in un contesto culturalmente privato.
  • Promuovere e incoraggiare la riconsiderazione del passato del detenuto e la pianificazione del suo futuro.
  • Creare uno spazio per riflettere su temi specifici che permettano ai detenuti di ridefinire le loro vite dopo l’esperienza in carcere;
  • Incoraggiare e motivare i detenuti a descrivere le loro esperienze personali e a comunicare, anche in un contesto europeo, le difficoltà della vita all’interno delle carceri.
  • Utilizzare i risultati di questa formazione per la presentazione di un progetto Erasmus con altre associazioni o organismi impegnati nelle carceri europee.
  • Interagire con reti regionali che operano all’interno delle prigioni;
  • Trasformare la metodologia scelta (autobiografia) in una pratica didattica comune nei processi educativi rivolti agli adulti detenuti.

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